17 ottobre 2025
Lascio che sia
In questi ultimi giorni due letture apparentemente molto diverse tra loro ("La parola magica" di Paolo Borzacchiello e un volume del manga Fairy Tail) mi hanno ricordato una cosa importante.
Non tutto quello che succede può essere spiegato con la sola ragione. La magia si attiva quando ci ricordiamo di chiudere gli occhi, in quello che, a tutti gli effetti, è un atto di fede.
Dentro di me convivono molte maschere. Una, molto antica e resistente. Quella del Perfezionista. Il Perfezionista in me ordina di dare sempre il massimo. Di essere sempre in prima linea. Di essere sempre al 100%. Di non accontentarsi. Mai.
Ma a volte è il corpo a chiedere uno stop. E così è stato per me. Da una settimana a questa parte ho dovuto rallentare. E ho fatto, ovviamente, esperienza del limite. Frustrante. Molto.
Oggi che sono in fase di ripresa voglio ricordarmi che ogni volta che la Magia è entrata nella mia vita è stato perchè ho creato spazio. Ho lasciato che accadesse.
Oggi apro il cuore. E faccio spazio, affinché la Magia accada.
15 ottobre 2025
Terremoti
Tutti abbiamo dei giorni nella nostra storia personale che segnano un prima e un poi. Giorni che sul momento non comprendi, ma che, in seguito realizzi, ti hanno trasformato. Giorni dopo i quali non sarai mai più la stessa persona che eri prima.
Il mio terremoto personale è arrivato il 07 giugno 2010. Poche parole. “Non c’è più battito”.
La creatura che stava crescendo nel mio pancione da 33 settimane non era più viva.
È ancora vivo in me il ricordo. Il parto silenzioso. Le parole di imbarazzo delle persone che incrociavo. Quel vuoto dentro, apparentemente incolmabile...
Quel giorno però è anche il giorno in cui la magia è entrata nella mia vita. L’opportunità per me di cambiare lo sguardo sulla Vita stessa.
Ci saranno altre occasioni forse per raccontare ancora questa storia, per parlare di Magia...
Oggi una cosa mi è chiara. Non c’è esistenza troppo breve da non poter lasciare una traccia, da non poter cambiare la vita ad altri. Non c’è ferita troppo grande da non poter diventare feritoia da cui far uscire e entrare Luce.
International Baby Loss Awareness Day - www.ciaolapo.it
14 ottobre 2025
Raccontarmi
Circa un anno fa una persona mi disse che, quando parlo del mio percorso personale e condivido la mia storia, il mio sentire, i miei sogni, apro delle possibilità negli altri, rendo possibili, in loro, dei passi e dei passaggi.
Di fatto, però, è una cosa che faccio solo in poche, e determinate, situazioni... Quando sono occhi negli occhi, e posso parlare a cuore aperto, ad esempio.
Perchè solo in quei casi? Penso che la vera risposta sia... per paura. O meglio, tante paure.
Che quello che dico non sia adeguato, che non abbia valore, che dia fastidio, che io possa essere giudicata...
Ma se in passato non avessi condiviso, se avesse vinto la paura... tante cose oggi non esisterebbero. Il Turno di Guardia, ad esempio.
Ho delle ragioni per ritenere, (amo ascoltare le storie degli altri) che questa dinamica valga per tutti. Che ciascuno di noi, condividendo il proprio sentire, possa essere un trampolino per gli altri, affinché possano prendere il volo.
Oggi io metto l’intento di iniziare a raccontarmi maggiormente con chi incontro di persona o con chi incrocerà i miei passi da lontano. Prendendo a braccetto la paura, un passo alla volta.
19 marzo 2025
Perchè questo spazio
Tempo di lettura: 2 minuti
Ho sempre pensato di essere una persona poco creativa.
Non amo cucinare, disegno solo se ho davanti qualcosa da copiare e sono munita di un foglio a quadrettoni, amo ballare ma solo danze che hanno dei passi predefiniti e prevedibili… Tutto ciò che è improvvisazione mi spaventa.
Se apro il dizionario Treccani online, però, leggo:
"creatività s. f. [der. di creativo]. – (...) il termine è stato assunto a indicare un processo di dinamica intellettuale che ha come fattori caratterizzanti: particolare sensibilità ai problemi, capacità di produrre idee, originalità nell’ideare, capacità di sintesi e di analisi, capacità di definire e strutturare in modo nuovo le proprie esperienze e conoscenze."
In tutti questi anni nei quali ho vissuto quasi quotidianamente il mondo della formazione professionale e, più in generale, della scuola, mi riconosco di aver avuto uno sguardo attento ai problemi, di aver messo in atto processi di produzione di idee nuove, oltre che di analisi, e di essermi inventata dei modi per poter portare me stessa anche davanti a una LIM.
Amo fare esperienza, lasciarmi contagiare dalla meraviglia, farmi domande e cercare risposte, lasciarmi interrogare dal senso delle cose e chiedermi cosa potrebbe essere fatto di diverso in ciascun ambito.
Ed è questo che porto nelle mie lezioni ai ragazzi.
Per poter essere pienamente me stessa e potermi anche (perché no?) divertire.
Quindi in classe parto quasi sempre dall’esperienza (da un gioco da tavolo, una simulazione, un role-play, una attivazione…) per poi chiedere ai ragazzi di osservare quanto si è mosso “di pancia”, cioè la loro/nostra reazione emotiva.
Solo successivamente proviamo a cercare i concetti teorici e a introdurre le cosiddette conoscenze.
Che aprono necessariamente all’ultimo, imprescindibile, step, a mio parere, ossia il domandarsi: “Che senso ha tutto questo per la mia vita? Cosa potrei fare di diverso?”
In tanti anni ho creato, sperimentato, modificato e ancora sperimentato.
Mi sono divertita, tanto.
Mi sono commossa davanti ai volti di tanti giovani.
Ho ascoltato i loro racconti e ho aperto loro le porte della mia storia personale.
Ora che la Vita mi ha portato ad abbandonare l’insegnamento delle materie storico-giuridico-economiche, mi spiaceva pensare che fosse tutto materiale fermo, inutilizzato.
Ecco perché è nato questo sito.
Perché chiunque lo desideri possa raccogliere questa eredità.
E possa attingere, creare, sperimentare, modificare e ancora sperimentare.
Commuovendosi e crescendo con tanti giovani che io, Giulia, non avrò la fortuna di conoscere, ma che sicuramente porteranno il loro contributo prezioso al mondo.